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“Mysticism” Musiche di J. S. Bach, F. Schubert, V. Runchack, D. Turi, C. Saint-Saens

Dove: CONVENTO S. XII APOSTOLI - SALA dell’IMMACOLATA Via del Vaccaro, 9 - angolo p.za Ss. Apostoli Roma

Quando: il 10/12/2016

Ingresso: Ingresso / Ticket € 15,00 - ridotto € 8,00 ( riservato ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto)

Contatti: info e prenotazioni: cameramusicaleromana@gmail.com www.cameramusicaleromana.it Tel.: +39 333 45 71 245

“Mysticism” Musiche di J. S. Bach, F. Schubert, V. Runchack,  D. Turi, C. Saint-Saens

Domenica 11 Dicembre 2016 ore 18:30
"Musica ai Ss. Apostoli VII Stagione Concertistica 2016/2017"
presenta
“Mysticism”
Musiche di J. S. Bach, F. Schubert, V. Runchack,
D. Turi, C. Saint-Saens
Samuele Telari, fisarmonica
Un programma insolito, i cui brani possono apparire lontani per tempo e stile, ma attraversato trasversalmente da un tema unico ed eterno: l’ignoto, il misticismo, tutto ciò che l’uomo non può conoscere direttamente.
L’elemento mistico per eccellenza, sulla quale si fantastica, scrive, discute, immagina di secoli è sicuramente la morte. Essa ha stimolato e stimola la fantasia dei compositori in diversi modi; nel caso del programma proposto in Schubert è un’entità che insegue, rincorre, a volte gioca con una fanciulla; in Saint-Saens allo scoccare della mezzanotte suona ed evoca spiriti, scheletri invitandoli a danzare; nel brano Ombra di Domenico Turi invece appare piano piano, quasi inavvertitamente s’insinua tra la purezza della vita, e tenta ad inghiottirla. Vincerà la battaglia con la vita, ma non la guerra.
Ma la morte può essere anche causa di dolore, soprattutto in un ragazzo di 19 anni che perde il padre: questo è il caso della Messa da Requiem di Runchak, che descrive ampiamente e chiaramente il suo dolore per una grave perdita subita.
Strettamente collegata alla morte c’è sicuramente la Religione. Un compositore che, tra le sue note, inseriva simbolismi, messaggi, continui rimandi a Dio fu sicuramente Johann Sebastian Bach. Nel suo Preludio e Fuga BWV 544 in Si m (la stessa tonalità della sua Messa) frequenti e chiari sono le figurazioni che rimandano alla figura di Cristo: le ascese, le sue lacrime in punto di morte.
Dunque un programma ricco di mistero, un mosaico di suoni estremi, forti, strazianti, solenni, criptici che mostrano la grandissima varietà timbrica del Bayan ma soprattutto come sentimenti universali e senza tempo possano aver suscitato nei compositori, da Bach a Turi, emozioni diverse, avendoli spinti a lasciare all’umanità dei capolavori.

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