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Di Jean Claude Carrière

Dal 20/03/2012 al 01/04/2012

Genere Commedia

Al Teatro Quirino
IL CATALOGO

Questa storia, scritta da Jean Claude Carrière, ottenne grande successo di pubblico e di critica interpretata in Francia nel 1994 da Fanny Ardant e Bernard Giraudeau: Jean-Jacques (Ennio Fantastichini), giovane avvocato in carriera, noto Don Giovanni della Parigi bene, conduce una vita da scapolo esemplare, perfettamente organizzata tra ufficio, serate mondane e nottate con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria, ed è perciò costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste. Un giorno piomba a casa sua Suzanne (Isabella Ferrari), una giovane donna alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. La donna è stanca e senza troppi preamboli decide di installarsi a casa di Jean-Jacques sconvolgendo così l"ordine maniacale del suo monolocale e della sua vita Si tratta di un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentemente estranei. L"incomunicabilità, e dunque la solitudine, sono le due dimensioni in cui vivono i personaggi. “La coppia Fantastichini-Ferrari rappresenta un binomio davvero perfetto - spiega il produttore Tumminelli - artisticamente in grado di abbinare capacità, classe ed originalità. Sono due attori completi, una grande risorsa per il teatro italiano. Come del resto lo è Valerio Binasco che firma la regia dello spettacolo". “ Il Catalogo è una commedia delicata e divertente – scrive nelle note di regia Binasco. Il titolo (almeno in italiano) si ispira al Don Giovanni di Mozart, e la ragione è tematica e musicale insieme: il dialogo scorre leggero e brioso come le “note bambine" delle partiture settecentesche e il personaggio maschile si ispira -o almeno vorrebbe – al celebre seduttore. Questa commedia gioca con l'impossibile e con l'assurdo e l'autore sembra divertirsi molto a mandare a gambe all'aria le nostre pretese di vivere in una realtà “normale". Il tema narrativo è di quelli molto cari al teatro e al romanzo tardo novecentesco: l"impossibile incontro tra un uomo e una donna. Tanto più fatale quanto più imprevedibile. Per salvarsi dall'impossibile amore, i personaggi si aggrappano in modo quasi ossessivo alla verosimiglianza dei dialoghi e delle situazioni ma solo per approdare ad un'atmosfera di intimità senza scampo e tuttavia leggera e primordiale dove la realtà si rivela per quella che è: una specie di prigione dell'anima. Da quel momento in poi, Il Catalogo sembra un sogno, uno di quei film meravigliosi di certa Nouvelle Vague, che si accanivano a scoprire l'assurdo delle storie d'amore e di quell"assurdo finivano per innamorarsi e farci innamorare. Tutto si gioca nel dialogo tra un solo uomo e una sola donna. C'è un mondo segreto, meraviglioso e senza colpe dentro di noi e solo l'amore e il coraggio che l'amore sa donare possono liberarlo. Sembra solo un gioco crudele, ma è un gioco divino. Perché l"amore è un Dio. Un Dio che si nutre delle nostre storie, dei nostri giochi, delle nostre fughe inutili e ci dà in cambio l"unica vera bellezza della vita. Il terribile dio-bambino dell'amore si è certo molto divertito leggendo Il Catalogo".

Angelo Tumminelli
Star Dust International
Ennio Fantastichini Isabella Ferrari

IL CATALOGO

Aide Memoire

di Jean Claude Carrière

traduzione e regia Valerio Binasco

scene e luci Massimo Bellando Randone
costumi Sandra Cardini
musiche Arturo Annecchino

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