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Niente, più niente al mondo

Di Massimo Carlotto

Dal 04/10/2011 al 08/10/2011

Genere Spettacolo

Al Teatro San Genesio
Niente, più niente al mondo

La Compagnia di Diana grazie all’Argot Produzioni presenta

Crescenza Guarnieri in

Niente, più niente al mondodi Massimo Carlotto
adattamento e regia Nicola Pistoia
> INFO E PRENOTAZIONI
dal 4 al 8 ottobre 2011
Ore 21,00
Ingresso: 12 euro
Info e Prenotazioni:

> SPETTACOLO
Crescenza Guarnieri, sola in scena, indossa una sottoveste cinese da 12.90 euro, ha una bottiglia di vermuth in mano, parla da sola. Sullo sfondo la Torino dei quartieri operai, che operai non sono più e che producono: mancanza di lavoro; totale assenza di prospettive di una vita "di qualità"; la pensione e la difficoltà di sbarcare il lunario quando non si è più produttivi. Ferisce l'assenza di strumenti culturali per opporsi allo squallore dell'esistenza, mentre la televisione è l’unico modello, sbocco e sfogo. La donna come in un delirio straziante e ironico e mai patetico, rievoca la propria storia e quella della sua famiglia, spiattellando cifre, prezzi, marche di prodotti, promozioni e trasmissioni tv.
Il piccolo miracolo di un a solo che raffigura lo stento più fosco e delirante e che contiene una sublimazione ancora più atroce…è un tracciato di parole e silenzi che l’adattore e regista Nicola Pistoia ha molto ben ricavato da un libretto di Massimo Carlotto, potendo far affidamento su un’attrice di insolita e acre tempra, Crescenza Guarnieri. (R. Di Giammarco “La Repubblica”)
Testo duro e spietato ma velato da un senso dell’ironia che serve a stemperare i momenti più forti grazie a un accento pugliese che la Guarnieri regala al suo personaggio. (G. Capitta “Il Manifesto”)
Crescenza Guarnieri lavora con abilità su questa figura a un testo appena asciugato da Nicola Pistoia che ne firma anche la regia. (Paolo Petroni “Corriere della Sera”)
Stati emotivi che Crescenza Guarnieri (attrice sensibile ed eclettica che ci colpì molto in uno spettacolo sui desaparecidos intitolato Tango e qui ritroviamo quanto mai matura, intensa e toccante) attraversa con estrema fluidità. (Laura Novelli “Il Giornale”)

Bravissima la Guarnieri che riesce a farti metabolizzare le parole quasi prima di essere cosciente di averle ascoltate. (F. Chiantese “Giro di vite”)

Speranza e bellezza sono apparse nell’interpretazione calda, intensa, appassionata e sincera della Guarnieri che, da sola per oltre un’ora, ha inchiodato l’attenzione del pubblico presente ed è riuscita a rendere eloquenti le pause e i silenzi. (Marco Fè “Corriere di Siena”)

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