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Il castello - Trittico

Of Giorgio Barberio Corsetti

Since 21/09/2011 to 02/10/2011

Gender Commedia

At Theater India
Il castello - Trittico

Adattamento e regia Giorgio Barberio Corsetti

Frieda. Il segreto di Amalia. Progetti di Olga.
Un progetto di Giorgio Barberio Corsetti e Fattore K.
Liberamente ispirato all'omonimo testo di Franz Kafka
adattamento e regia Giorgio Barberio Corsetti

Con Ivan Franek, Mary Di Tommaso
Julien Lambert, Fortunato Leccese
Fabrizio Lombardo, Alessandro Riceci
Patrizia Romeo
Scenografie Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Troncanetti
Progetto video e fonica Igor Renzetti
Costumi Francesco Esposito
Musiche originali Alessandro Meozzi eseguite da Statale 66
Aiuto regia Fabio Cherstich, Ottavia Nigris Cosattini
In stage Giada Urbani e Daria Di Lernia
Con la collaborazione artistica di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attili
Sito web Marchand Company - www.ilcastellodikafka.it
Browser game e Live Ivan Paduano http://www.ilcastellodikafka.it

Una produzione Fattore K.
Con il sostegno di PO FESR 2007/2013 - ASSE IV - PRODUZIONE DI NUOVI SPETTACOLI IN "PRIMA
NAZIONALE"-TEATRO/DANZA, progetto affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Comune di Barletta e Teatro Dei Borgia.
Un progetto promosso dalla Provincia di Roma - ABC Arte Bellezza Cultura.
Si ringrazia l' Istituzione di Palazzo Rospigliosi

orari spettacolo
dal 21 al 24 settembre ore 21
domenica ore 18.30
martedì 27, giovedì 29, venerdì 30 e sabato 1 ottobre ore 21.30
mercoledì 28 settembre ore 17
lunedì riposo
durata
3 ore e 15'

Spettacolo innovativo e articolato, dal linguaggio tragicomico e diretto, Il Castello di Giorgio Barberio Corsetti rivisita e rinnova l'ultimo capolavoro di Franz Kafka in una messinscena suggestiva e itinerante che, oltre agli spazi convenzionali, sfrutta gli spazi insoliti del teatro india.
Testo simbolo della incomprensibilità della legge e dell'assenza di una logica fatta a misura d'uomo, Il Castello mette in scena le peripezie di K., nuovo agrimensore di una cittadina controllata da un temuto quanto non bene identificato Castello, col quale il protagonista cerca di entrare in comunicazione. Il suo misterioso arrivo al villaggio, la conquista e la perdita di un'instabile posizione, gli incontri con gli oscuri abitanti o con gli ambigui emissari del conte si configurano come stazioni di un cammino impossibile.

Itinerante, onirico, permeato di una comicità terribile che restituisce l'immagine di un'umanità paradossale, lo spettacolo invita il pubblico a muoversi, a seguire il percorso dei personaggi/attori, a condividerne la ricerca. Uno stupefacente amalgama di linguaggi: parola, immagine, gesto, movimento, web, sms, videogame interrattivi... sono gli elementi di questo spettacolo iper-mediale dalle scenografie essenziali, costituite da oggetti da arte povera, macchie di colore che si mimetizzano con i luoghi, strutture in materiali di riciclo, e un set nascosto che produce con trucchi elettronici immagini in diretta per il pubblico presente e per la rete.

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