Gli innamorati immaginari

ideazione e regia Leonardo Petrillo

con gli allievi del laboratorio su la Commedia dell'Arte

Lo spettacolo prende vita dal laboratorio condotto da Leonardo Petrillo che ha visto la partecipazione di 16 giovani attori selezionati in tutta Italia tra quelli già in possesso di almeno una delle seguenti discipline tra acrobazia, mimo, danza, scherma, giocoleria, musica, ne approfondiranno lo studio. Il lavoro è stato eseguito attorno al tema della Commedia dell'Arte, che notoriamente rappresenta un patrimonio storico, artistico e culturale italiano, riconosciuto nel nostro Paese e all'estero da oltre 500 anni. Mentre in altre nazioni attività culturali/storiche come alcuni tipi di danza, le marionette, il teatro nero, l'Opera, etc. hanno importanti sedi di riferimento e formazione, in Italia ciò non è mai avvenuto per la Commedia dell'Arte, a fronte di un riconoscimento culturale a livello mondiale. Il progetto ha dunque lo scopo di riproporla con lo scopo di conservare e tramandare un patrimonio italiano così importante. La Commedia dell'Arte, tra le altre specificità, possiede caratteristiche di formazione ed espressione estremamente importanti e fondamentali nel lavoro dell'attore per l'uso del corpo e della voce.
I giovani coinvolti nel progetto sono stati sia fruitori diretti che come elementi di una formazione d'eccellenza a livello europeo. Il progetto coinvolge le scuole di ogni ordine e grado (fino alle Università) che, grazie alle caratteristiche storiche, sociali e culturali legate alla Commedia dell'Arte, hanno modo di (ri)scoprire un mondo fatto di dialetti e integrazioni, di subculture e peculiarità caratteriali, regionali, nazionali, europee. Le maschere della Commedia dell'Arte e le loro straordinarie compagnie italiane attraversano infatti non solo i secoli, ma anche i luoghi fisici e quelli della Storia, e raggiungono sia i villaggi più sperduti d'Europa che la ribalta eccezionale della Comedie Francaise. Gli stessi allievi del laboratorio saranno poi un emblema di integrazione e, una volta finito il percorso, potranno portare nelle loro regioni d'origine l'esperienza fatta, moltiplicandone l'effetto prodotto su scala nazionale.