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IL CASO MAJORANA SHOW

Of Claudio PALLOTTINI

Since 10/04/2012 to 22/04/2012

Gender Commedia

At Theater Nino Manfredi
IL CASO MAJORANA SHOW

Regia Marco SIMEOLI Supervisione artistica Gigi PROIETTI
Attori Marco SIMEOLI, Stefano MESSINA, Sebastiano COLLA, Cristina PELLEGRINO, Claudio PALLOTTINI, Andrea GIULIANO, Carlotta PROIETTI, Edoardo BAIETTI, Andrea BIANCHI e con la partecipazione di Stefano ALTIERI
e con Cristina PENSIERO, Olga RANA, Dalila BELSITO, Valentina D’AMICO
Da martedì 10 aprile 2012
A domenica 22 aprile 2012
Tariffe Consultare "Biglietteria"
Orario
Trama Il teatro in tv. La tv a teatro. Il sipario si apre e gli spettatori sono catapultati in un colorato studio televisivo, dove è in onda un popolare talk show. L’abile conduttore intervista esperti, colleghi e parenti di Ettore Majorana, il geniale fisico che sparì nel marzo del 1938, alla vigilia di una scoperta memorabile, quella della bomba atomica. Con ironia e divertimento, si cerca di ricostruire il giallo della scomparsa e la personalità di Ettore Majorana, incalzando gli ospiti del programma con domande pressanti.
Il tentativo di risolvere l’enigma consente un divertente gioco teatrale, nel quale si mescolano due diversi piani temporali: quello del presente, in cui compaiono alcuni esperti dei nostri giorni; quello del passato, con le evocazioni, o forse i fantasmi, dei protagonisti della vicenda, come Enrico Fermi e la moglie Laura, Edoardo Amaldi e la zia di Majorana.
Majorana si suicidò o fu fatto sparire in quanto persona diventata scomoda? Perché le indagini della polizia furono affrettate e superficiali? E’ un enigma ancora aperto che desta interrogativi pressanti sul ruolo della scienza e dei sui limiti. Ma visto che la Tv piega tutto alle sue esigenze, anche un argomento così delicato si trasforma in un divertente e ironico argomento da salotto televisivo. La ricostruzione dei fatti non fa mai in tempo a diventare serio approfondimento, perché il conduttore abilmente lo riporta subito nei canoni della leggerezza in un caleidoscopio di battute, duelli verbali, musica e balletti, mentre la sovrapposizione tra l’Italia del fascismo e quella di oggi fa ridere e fa riflettere.
Il testo e la messa in scena restituiscono il carattere ibrido del prodotto televisivo, inventando un genere teatrale con continue interferenze tra commedia, cabaret, teatro di narrazione e di documento. Il tutto rigorosamente sottoposto al filtro dell’ironia.

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